Atp finals. Un giallo ha tinto la notte della finale delle Atp Finals che si è disputata domenica sera al Pala Alputour di Torino tra Medvedev e Zverev, vinta poi da quest’ultimo.
Proprio mentre i due erano in campo a battagliare per la vittoria del titolo, qualcuno ha trafugato dallo spogliatoio l’orologio indossato da Medvedev: un Bovet OttantaSei dal valore di circa 200mila euro.
Come mai così caro? Perché ne esistono appunto soltanto 86 esemplari al mondo e uno è al polso del tennista russo.
Subito dopo la gara è scattato l’allarme
Una volta negli spogliatoi il tennista si è accorto che mancava il prezioso oggetto e ha fatto scattare l’allarme. Una serie di inservienti si è messo alla ricerca disperata dell’orologio che però sembrava sparito nel nulla.
Così – come riposta La Stampa – intorno a mezzanotte Medvedev ha formalizzato la denuncia di furto.
L’orologio è riapparso ieri al polso di un dirigente ATP
Orologio che è riapparso ieri al polso di un dirigente ATP fermato proprio mentre si stava imbarcando su un aereo. Ma lui non c’entra nulla: ha raccontato di essere stato soltanto incaricato di riportare l’orologio a Montecarlo dove risiede il tennista russo.
A quanto pare nel cuore della notte proprio mentre la figuraccia mondiale di un furto alle Atp sembrava inevitabile, ecco che è comparso un uomo che si è attribuito la responsabilità del furto. Ha incaricato il dirigente di andare a riportare l’orologio al tennista con tanto di scuse. E così stava facendo l’indomani.
Peccato però che c’era una segnalazione ufficiale e quell’orologio lo stavano cercando tutti. La comunicazione è giunta alla polizia che si è messa immediatamente in contatto con il dirigente che è stato bloccato mentre si stava imbarcando verso Montecarlo e invitato in questura per la riconsegna dell’orologio.
Un addetto l’autore del furto?
Ordine eseguito e il famoso Bovet OttantaSei ben presto tornerà sul polso di Medvedev. Ma il mistero resta. Chi è riuscito a trafugare il prezioso oggetto che vale quanto un appartamento agendo indisturbato in un luogo che doveva essere inaccessibile?
Secondo indiscrezioni fatte da La Stampa pare sia stato un addetto che lavorava al Pala Alpi tour e quindi aveva accesso allo spogliatoio. Poi nel cuore della notte qualcuno lo ha chiamato e lo ha invitato a restituire l’oggetto. Per evitare la figuraccia il dirigente si stava recando immediatamente a casa del tennista per la restituzione, ma ormai la denuncia era partita.