Cedolino NoiPa aprile: in arrivo aumenti e arretrati

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Il mese di aprile 2025 porta buone notizie per oltre un milione di lavoratori della scuola. Docenti e personale ATA riceveranno una busta paga più sostanziosa del solito grazie a una serie di voci in aumento, tra cui arretrati e indennità legate al mancato rinnovo contrattuale. Per molti, il cedolino NoiPa di aprile rappresenta finalmente un segnale positivo dopo mesi di attesa.

Arretrati e indennità: busta paga più pesante

L’aumento medio previsto è di circa 333 euro, una somma che non rappresenta un bonus extra, ma un conguaglio dovuto. Le principali cause dell’incremento sono:

Indennità per mancato rinnovo contrattuale, relativa al contratto collettivo 2022/2025 ancora non sottoscritto;

Arretrati legati al taglio del cuneo fiscale, la cui applicazione effettiva è partita con ritardo;

Nuove percentuali di adeguamento, previste dalla Legge di Bilancio per il triennio 2025/2027.

Quando arrivano i pagamenti?

Gli accrediti saranno visibili a partire dal 7 aprile, giorno in cui il portale NoiPa tornerà operativo dopo alcuni interventi tecnici avviati a fine marzo. Gli utenti potranno così consultare il dettaglio del cedolino, comprese le voci straordinarie e gli arretrati dei mesi precedenti.

Indennità per il contratto non rinnovato: cosa cambia

In attesa del rinnovo ufficiale del contratto, il personale scolastico riceve un’indennità temporanea pari allo 0,5% dello stipendio lordo, che si somma ad aumenti già applicati nel corso del 2024:

+3,35% già riconosciuto;

+0,5% relativo al triennio 2022/2025.

A partire da aprile, si aggiunge anche un nuovo incremento dello 0,6%, legato alla prossima finestra contrattuale 2025/2027. Questo ulteriore scatto sarà potenziato ulteriormente da luglio.

Taglio del cuneo fiscale: aumenti e arretrati

A partire da aprile si rende finalmente operativa una misura attesa da gennaio: il taglio del cuneo fiscale. Il ritardo nell’applicazione ha generato arretrati che saranno ora versati in un’unica soluzione.

Quanto spetta?

Tra 70 e 100 euro netti in più per chi ha un reddito fino a 35.000 euro annui.

Per i redditi fino a 20.000 euro, lo sgravio fiscale si articola così:

7,1% fino a 8.500 euro;

5,3% tra 8.500 e 15.000 euro;

4,8% da 15.000 a 20.000 euro.

Chi guadagna tra 20.000 e 32.000 euro otterrà una detrazione aggiuntiva di 1.000 euro.

Oltre i 32.000 euro (fino a 40.000) il beneficio sarà calcolato secondo una formula decrescente.

Quello di aprile è un cedolino che, per una volta, non si limita a coprire il minimo indispensabile. Gli adeguamenti e i recuperi in corso restituiscono un po’ di respiro a un comparto spesso dimenticato, tra promesse rinviate e rinnovi attesi. Ora, il prossimo passo è la firma definitiva del contratto.